…Questo articolo analizza da un punto di vista architettonico il Museo Oscar Niemeyer “O Olho”a Curitiba ed è il seguito di un articolo di approfondimento sull’architettura brasiliana dell’architetto Oscar Niemeyer: Viaggio in Brasile tra le opere di Niemeyer
MUSEO OSCAR NIEMEYER, O OLHO
Il museo Oscar Niemeyer, a Curitiba, fu inaugurato nel novembre 2002.
Il complesso, che si trova nel centro civico della città, è costituito da due edifici indipendenti. Due edifici dello stesso architetto appartenenti ad epoche diverse, due edifici che rappresentano l’evoluzione, la crescita, la percezione architettonica e spaziale di Niemeyer. Sintetizzano nel loro insieme quelli che sono gli elementi caratteristici delle sue opere, senza tralasciare quelle apparenti contraddizioni che sempre lo hanno accompagnato fin dai primi progetti.
I due edifici sono collegati da una sinuosa rampa esterna, che rappresenta quasi la firma di Niemeyer, nel corso della sua carriera, e da un tunnel sotterraneo.

Museo Oscar Niemeyer, facciata e sezione, a Curitiba (fonte: Oscar Niemeyer, Minha Arquitetura 1937 – 2004, Editora Revan)
A Curitiba il Castello Branco, progettato da Oscar Niemeyer nel 1967 e costruito tra il 1974 e il 1976, era già considerato una delle opere più rappresentative della città, ma indubbiamente il nuovo intervento offre, all’interno del tessuto urbano, una nuova dimensione spaziale al complesso.
La costruzione più antica è un rettangolo di 200 m x 30 m in cemento armato, costituito da un solo piano sospeso su pilotis e da un piano interrato. Ciò che colpisce di questa prima opera è la spazialità architettonica: il progetto stupisce per la realizzazione di uno spazio enorme completamento libero. Ciò fu possibile grazie ad una struttura in pilastri, disposti solo perimetralmente, che sostengono travi a sezione rettangolare di circa 2 m, in cemento armato precompresso. Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, dimensione del solaio di copertura e materiale perdono la loro pesantezza dando vita ad uno spazio fluido, ampio e dilatato grazie al rapporto interno-esterno dalla data disposizione delle aperture (zenitali e laterali). L’edificio ricorda le opere tradizionali della scuola paulista. Mi riferisco, ad esempio, alla FAU_USO (Università Federale di Architettura e Urbanistica a São Paulo) progettata da Vilanova Antigas.

Museo Oscar Niemeyer, Curitiba (foto: Luca Bertacchi)
Il nuovo edifico invece, costituito da circa 3000 mq di area costruita, ricorda il disegno di un occhio gigantesco con enormi spazi a sbalzo e appoggiato su una struttura centrale circondata da acqua. Questo intervento si fa portavoce di quello che era il linguaggio della scuola carioca, sebbene qui si esprima in tutta la sua originalità.
Sebbene presentino forme completamente opposte: in uno predomina l’angolo retto, nell’altro emerge la sinuosità, i due si completano in termini di organizzazione. L’ “occhio” ha un carattere che potremo definire scultoreo, anche se nasce come spazio espositivo, mentre il rettangolo si fa portavoce di una forma a servizio della funzione. In entrambi i casi, comunque, quello che emerge è un imponente aspetto monumentale.
Al piano inferiore, oltre alle zone tecniche, si colloca lo “Spazio Oscar Niemeyer”, considerato l’ambiente-chiave del complesso. Spazio che accoglie i visitatori è anche il punto di partenza del tunnel di collegamento tra i due edifici. Una parte del tetto dell’ambiente è composta da una vetrata circolare che consente interessanti effetti di luci specialmente di notte. All’interno della nuova costruzione, l’ambiente più sorprendente è sicuramente il grande spazio espositivo ospitato dall’ “occhio”: 1500 mq in cui, pannelli leggeri e bassi, alcuni in vetro, suddividono lo spazio che continua però a rimanere sempre percepibile nella sua intera volumetria. Una volumetria però dai limiti incerti: una copertura curva, costituita da una lastra di cemento che si collega direttamente al solaio del piano, illuminata da una luce bianca diffusa, che ne sfuma i contorni, e due enormi vetrate: quella della facciata anteriore che coinvolge la città, coi suoi grattacieli e le sue strade, come spontanea continuazione dell’ambiente espositivo interno; e quella della facciata opposta, che apre la visione su uno dei parchi di Curitiba: distesa verde di chiome di Araucarie.
È in questo modo che Niemeyer riesce qui a dar luce ad una delle sue opere più sensazionali: pur ritornando gli elementi classici dei suoi progetti (linee curve, vetrate, rampe sinuose ecc) è la loro composizione che rende il linguaggio originale e in grado di creare uno spazio non solo articolato e fluido, ma anche e soprattutto dilatato e in grado di dialogare con quello che è il contesto che lo ospita. Da dentro, la possibilità di percepire la città intera; da fuori la percezione dell’intero complesso, grazie anche alla struttura e alla forma del nuovo elemento che, posto più in alto rispetto a ciò che già esisteva, non ne nasconde la fattezza.
INFO BRASILE
Per informazioni più generali su Rio oggi, suggerimenti per organizzare un viaggio nella città carioca, consigli e qualche segreto per cogliere l’anima della città vi rimando a questo articolo: Rio de Janeiro cidade maravilhosa (?)
Altri articoli sul Brasile: Lettera ad un Paese lindo e bagunçado – Brasil e Lettera ad un Paese lindo e bagunçado – Brasil 2
Per chi volesse approfondire o organizzare in generale un viaggio in Brasile vi lascio la pagina in cui ho raccolto tutti i link delle 20 puntate (da 6 minuti) andate in onda sul Kilimangiaro nel 2015/2016 che raccontano il viaggio mio e di Simone durato 5 mesi in Brasile: COUCHSURFERS BRASILE – TUTTE LE PUNTATE
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