Il Golden Circle è una delle escursioni più famose in Islanda. Non è troppo lontano dalla capitale e in circa un’ora di auto si arriva alla prima tappa:
Þingvellir (Thingviller) National Park.
La strada e i paesaggi attraversati sono stati il nostro benvenuto nella natura e nei paesaggi islandesi: avrei voluto fermarmi ovunque per ammirare lo spettacolo dei colori, delle montagne, dei paesini affacciati sui laghi di origine vulcanica. Avrei poi capito nei giorni a seguire che “l’Islanda per me è un quadro bellissimo che nessun pittore saprebbe mai dipingere”. Ogni scorcio, ogni angolo di isola che appare all’improvviso dopo una curva dolce attorno alla montagna (o ad un vulcano attivo) ti si para davanti agli occhi come un dipinto meraviglioso. Mai avrei potuto immaginare qualcosa di così bello e unico, diverso da qualsiasi paesaggio visto fino a quel momento.

vista del lago Þingvallavatn (foto: Anna Luciani)
Il Þingvellir (Thingviller) National PArk è un’area che riveste una grande importanza per l’Islanda, sia da un punto di vista geologico/ambientale, sia da un punto di vista politico.
Si tratta di un Parco che si estende in una fossa formatasi dalla separazione di due placche tettoniche, quella Euroasiatica e quella Americana. L’Islanda infatti è l’unico Paese al mondo diviso tra due diverse placche tettoniche. La spaccatura formatasi dall’allontanamento delle due placche (che si muovono la prima verso est, la seconda verso ovest, costantemente, allontanandosi di circa 2 cm l’anno) si può ammirare proprio all’interno del parco nella gola di Almannagjá.
Il parco inoltre ospita la sede del primo parlamento Islandese l’Alþing (Althing), il più antico d’Europa e forse del mondo. Venne istituito nel 930 dC in questa terra probabilmente perché facilmente accessibile e vicina ai principali insediamenti. Ma proprio a causa della faglia, l’acqua emerse dal sottosuolo allagando l’area e costringendo a trasferire la sede del Parlamento. Questa sua grande valenza culturale ha fatto sì che rientrasse nel Patrimoni tutelati dall’UNESCO nel 2004.
Il Parco può essere visitato seguendo un percorso lungo un paio di km e raggiungendo diversi punti di interesse:
- la gola di Almannagjá
- la residenza estiva del primo ministro
- L’Öxará percorre il parco naturale Þingvellir, sull’altopiano che lo delimita ad ovest, e si getta nel canyon Almannagjá attraverso le cascate di Öxaráfoss.
(le diverse tappe si possono raggiungere anche in auto: ci sono diversi parcheggi in prossimità dei punti di interesse sopra elencati).
Dopo aver trascorso un paio di ore presso il Parco abbiamo proseguito la giornata raggiungendo:
Geysir
Appena arrivati si notano sulla destra un ampio parcheggio ed un’area ristoro. Ma basta volgere lo sguardo verso sinistra per vedere la montagna fumare e, all’improvviso, un getto di acqua alto decine di metri esplodere dalla terra verso il cielo.
Si tratta di Geysir e di Strokkur due tra i geyser più famosi dell’Islanda.
Geysir e di Strokkur sbuffano, ogni tanto, ed ogni volta ti spaventi un po’ perché non te lo aspetti, perché sembra una magia, ed è un’emozione bellissima. Ad intervalli più o meno regolari gettano in aria acqua e vapore per decine di metri. E’ uno spettacolo impressionante ed incredibile, emozionante. In Islanda capisci che la Terra è viva perchè si vede. Respira.
Un segno, un avvertimento, come se volessero dirci “Lei è viva, respira!”

Geysir e di Strokkur (foto: Anna Luciani)
In questa zona nei pressi del fiume Hvítá, conosciuta come valle di Haukadalur, nell’Islanda sud occidentale, sono presenti molti geyser.

Geysir (foto: Anna Luciani)
Geysir è il più antico geyser storicamente conosciuto ha dato il nome a tutti i fenomeni di questa categoria: Geysir deriva dal verbo islandese gjósa che significa “eruttare”, “eruzione intermittente”.
Cominciò la sua attività nel XIV secolo per ridursi quasi completamente all’inizio del XX secolo, probabilmente a causa del continuo gettare pietre all’interno da parte dei turisti; tuttavia resta tuttora in attività, sebbene con periodi di eruzione molto più lunghi e irregolari
Vicino a Geysir c’è Strokkur, che pare sia nato durante un terremoto nel 1294. Molto più piccolo ma più attivo, questo geyser lancia un getto di 18 – 20 metri ogni quattro – cinque minuti.
Il terreno che li ospita è una collina ricoperta di riolite di colore giallo – bruno e di geyserite opalina grigio – bianca, d’origine idrotermale.
Gulfoss
Infine, sotto una nevicata incredibile, siamo arrivati nel pomeriggio inoltrato all’ultima spettacolare tappa del Circolo D’oro: le cascate Gulfoss (cascate d’oro), formate dal corso del fiume Hvítá che si getta con un doppio salto nel canyon sottostante. Leggendo qua e là ho scoperto che all’inizio del XX secolo una società inglese voleva acquistare la cascata per costruirvi una diga per alimentare una centrale idroelettrica. Per questo motivo, una contadina del posto (Sigríður Tómasdóttir) della fattoria Brattholt, alla quale apparteneva la cascata minacciò di buttarsi nella cascata nel caso il governo islandese approvasse il progetto della diga opponendosi con forza a questa possibilità. In realtà la causa fu vinta dalla società inglese, ma la diga non venne mai costruita per rinuncia da parte della società stessa. Nelle vicinanze della cascata è stato costruito un monumento per ricordo della coraggiosa contadina. Non è facile battersi per una causa, e spesso ci si sente davvero insignificanti nel portare avanti ideali e idee che sembrano non rispondere alle esigenze di un mondo che punta al guadagna e al potere. Ma vale la pena provarci, sopratutto quando l’obiettivo è quello di preservare la bellezza di questo mondo che è la nostra casa.
Lungo il Circolo d’Oro ci sono inoltre due centri termali famosi ma meno turistici delle Blue Lagoon e sicuramente più economici:
QUANTO STARE: Il Circolo d’Oro (escluse le terme) è un itinerario per un’intera giornata, percorribile senza correre. Dista circa un’ora dalla capitale. Per coloro che amano stare fuori tutto il giorno partendo presto la mattina è possibile pensare di concludere la giornata in uno dei centri termali della zona.
DOVE DORMIRE: Ci sono numerose offerte nella zona ma è possibile andare e tornare a Reykjavík fermandosi a dormire nella capitale
Qui trovate l’elenco completo di tutti gli itinerari e i rispettivi link: In Islanda lungo la Hringvegur (Strada 1) e alcuni consigli su come organizzare viaggio e valigia: Islanda – istruzioni di viaggio – organizzare da zero un viaggio in Islanda in inverno
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