UNA GITA AL PARCO DEL CORNO ALLE SCALE – sentieri e laghi tra gli Appennini

Questo fatto di non poter uscire dalla propria regione di residenza mi ha incuriosita tantissimo. Non l’ho vissuta come limitazione, ma come una nuova opportunità per concentrarmi e conoscere meglio l’Emilia Romagna

Tra l’altro, negli anni, ho iniziato ad apprezzare sempre di più montagna, fiumi e laghi: quindi abbiamo deciso di partire per una gita di due giorni alla scoperta di un altro angolo meraviglioso nascosto tra gli Appennini

Dopo vari consigli ricevuti su instagram, abbiamo optato per il Parco del Corno alle Scale.

COSA CERCAVAMO? NATURA!

Dopo mesi chiusi in casa (ma anche dopo una settimana di caldo cittadino) avevamo voglia di un posto fresco, orizzonti aperti, aria pura, poca gente e tanta natura bellissima. Avevamo voglia di vedere posti nuovi, fare passeggiate in montagna non troppo impegnative e goderci il paesaggio.

Il Parco del Corno alle Scale è stata la scelta giusta.

COME ARRIVARE E COSA FARE

AL PARCO DEL CORNO ALLE SCALE

Prima di arrivare (da Ferrara, passando per Bologna e Vergato) noi abbiamo fatto una sosta alle Grotte di Labante.

Seguendo la SP71 (SP del Cavone) siamo arrivati fino in fondo alla strada, al parcheggio degli impianti di risalita delle piste da sci (chiaramente chiuse in maggio). Qui troverete ampi parcheggi dove lasciare auto o furgone e risalire.

Siamo partiti seguendo la Strada Forestale delle Malghe, un facile sentiero dalla pendenza affrontabile anche da una come me, che “non ha i muscoli per andare in salita” (è una battuta che faccio sempre a Simone quando, dopo soli 5 minuti, inizio ad essere stanca di camminare in salita!). 

Il sentiero 329 CAI (per info tecniche cliccate qui) è ampio e immerso in un paesaggio suggestivo e rilassante: prati immensi e pendii dolci lasciano la vista libera sulla vallata, a destra, e sulla cima delle montagne a sinistra.

Qua e là fiorellini colorati punteggiano di giallo viola e blu l’erba soffice.

Seguite le indicazioni che trovate ad ogni bivio: i sentieri che potete percorrere sono numerosi. Noi abbiamo seguito le indicazioni per il Lago Scaffaiolo, sentiero CAI 329, svoltando a destra e attraversando il ponte (in realtà è una diga) che trovate dopo la prima mezz’ora di cammino.

Arrivati in cima al Lago Scaffaiolo avremmo potuto continuare ma il vento era pungente quindi abbiamo deciso di trovare un posto riparato a bordo lago e fare un pic nic per pranzo.

Il lago, piccolo ma grazioso come una piccola gemma incastonata tra le vette, è alimentato solamente da acque meteorologiche: pioggia, neve, nebbie. Se volete saperne di più sia dal punto di vista geologico, sia sulle leggende che aleggiano sulle sue acque, vi rimando a questo link.

In cima trovate il rifugio Duca degli Abruzzi (il più antico degli Appennini). In questi giorni (periodo infrasettimanale del COVID19) era chiuso, ma visto il numero di persone credo aprirà presto. In ogni caso ci sono a disposizione anche tavolini e panche per i pranzi al sacco.

Dopo un po’ di relax in alta quota (il lago è a 1.775 m) siano rientrati cambiando strada e percorrendo il sentiero 00, sul crinale, in direzione del Corno delle Scale.

Raggiungerete in una quindicina di minuti il Passo dello Strofinatoio che segna il confine tra Emilia Romagna e Toscana e da cui si diramano numerosi sentieri e potrete decidere se:

  • salire al Corno alle Scale e raggiungere la croce seguendo il sentiero 129, e poi proseguire fino ai Balzi dell’Ora e infine scendere al Lago del Cavone (sentiero 337 CAI),
  • scendere in direzione Lago Cavone/Madonna dell’Acero lungo il sentiero 329 A e di fatto ricongiungervi col percorso compiuto la mattina per salire,
  • scendere verso la Toscana (a destra per chi viene dal Lago Scaffaiolo) in direzione Passo del Cancellino del Monte Gennaio.

Noi abbiamo deciso (io ho deciso e Simo mi ha assecondato) di imboccare il 329A e rientrare alla base. Un po’ ora mi pento di non essere salita fino in cima al Corno, ma credo sia anche importante sapersi confrontare con le proprie forze e godersi una gita in montagna senza viverla sempre come una sfida. Io almeno la penso così: mi piace la fatica ma questi due giorni erano per me un momento di relax da godermi senza distruggermi o rischiando di farmi male!

INFO PRATICHE PER IL PERCORSO CHE ABBIAMO FATTO

Servono:

  • scarpe da trekking
  • acqua
  • cibo per il picnic oppure telefonate prima per assicurarvi che i rifugi siano aperti

Orientarsi lungo il percorso è molto semplice e i sentieri sono ben indicati

Portatevi:

  • crema solare 
  • un cappello 
  • una giacca anti vento (spesso in cima le raffiche sono forti)

Per raggiungere la cima abbiamo camminato lentamente per un’oretta. Per ritornare alla base invece abbiamo impiegato circa due ore e mezza (tempo dovuto soprattutto alle soste per scattare foto con cavalletto e goderci il paesaggio). È una passeggiata che può essere fatta tranquillamente in mezza giornata, noi abbiamo deciso di prendercela con molta calma: partiti alle 10.00 siamo rientrati in furgone alle 16.00.

Per altre idee sui percorsi da fare in zona vi rimando al sito del Corno alle Scale.

DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE NEL PARCO DEL CORNO ALLE SCALE

Dove Mangiare: 

Lungo il sentiero 329 CAI raggiungerete due Rifugi:

Noi siamo saliti un martedì mattina durante il periodo COVID19 quindi non erano aperti, vi consiglio di chiamare. In ogni caso ci sono spazi, sui prati o sui tavolini esterni del rifugio, per fare dei pic nic.

parco del corno delle scale
Lago Scaffaiolo. Sullo sfondo il Rifugio Duca degli Abruzzi

Dove dormire e mangiare:

Noi abbiamo dormito in furgone ma, dopo la passeggiata in montagna siamo scesi verso valle per una merenda e siamo capitati, quasi per caso, a La Cà, frazione di Lizzano in Belvedere. Alla fine ci siamo riposati un po’ in furgone e abbiamo atteso fino all’ora di cena per un’ottima cena a base di polenta, funghi e cinghiali. L’agriturismo ha a disposizione anche camere e appartamenti ed è parte di un piccolo ma incantevole borgo del 1600, con tanto di fontana e chiesetta. Vale davvero la pena.

_________________

Se siete in cerca di ispirazione per altre gite negli Appennini dell’Emilia Romagna ecco altri articoli che potrebbero interessarvi:

__________

Se questo articolo ti è stato utile o l’hai trovato interessante lascia un like, mi farà piacere. Se hai domande, curiosità o suggerimenti da darmi scrivimi un commento: ti risponderò molto volentieri.

Seguimi anche su instagram  @annaluciani

Grazie mille, Anna

Pubblicità

2 risposte a “UNA GITA AL PARCO DEL CORNO ALLE SCALE – sentieri e laghi tra gli Appennini

  1. Pingback: LE CASCATE DEL DARDAGNA – tra i boschi dell’Appennino nel Parco del Corno alle Scale | viaggio a modo mio·

  2. Pingback: GROTTE DI LABANTE | viaggio a modo mio·

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...