Possiamo definirci viaggiatori, nomadi, turisti, esploratori… ognuno trovi la parola che meglio lo descrive, ma rimaniamo tutti, sempre, persone che si recano in un luogo diverso da quello in cui abitualmente vivono quasi sempre incuriositi dalla bellezza di quel luogo, dalle sua unicità e identità.
Una bellezza (intesa in senso lato: naturalistica, paesaggistica, culturale, umana…) che deve essere sempre rispettata a prescindere. Dovrebbe essere legge: Vai in un luogo per visitarlo, lo lasci come lo hai trovato!
E invece no!
Lascio alcune immagini perché vi rendiate conto di cosa sto parlando. Sono pochissime a dire il vero, perché le cartoline della Sardegna che tappezzano ogni angolo dell’isola sono sempre, dico sempre, incorniciate da un immondezzaio indescrivibile.
Vi dico solo che di fianco al nostro furgone parcheggiato al Lazzaretto, rientrando dopo la giornata in spiaggia, ho trovato un assorbente “aperto” usato lasciato sul prato! Hanno scambiato la macchia mediterranea per wc pubblico.
E questo è frutto di persone principalmente italiane, in vacanza in Sardegna in agosto, leggi: mediamente benestanti, che probabilmente hanno avuto un’educazione (almeno scolastica) ma senza ombra di dubbio cafone, maleducate e ignoranti. E visto lo schifo lasciato penso di poter dire che sono tante! Ed è triste.
Più volte ho sentito turisti stranieri commentare “è una vergogna!”. Sì, è una vergogna che la gente non si renda conto non solo dello schifo estetico, ma anche del danno ambientale ed economico che certi comportamenti dettati da superficialità, maleducazione e pigrizia portano inevitabilmente!
Sia chiaro, non siamo solo noi italiani: a Bali ho già raccontato della coppia nord europea che ha gettato il mozzicone della sigaretta appena fumata nel mare, giù dalla barca con la quale stavamo andando a vedere le famose tartarughe di mare che in quel mare abitano. Ma questo non giustifica, anzi rende la situazione ancora più drammatica.
Questo è la cura e il rispetto che abbiamo per il nostro ambiente (che è la nostra casa, la nostra fonte di sopravvivenza principale) e per il patrimonio, quello che ci invidiano tutti per la sua bellezza, quello che tra le altre cose ci fa mangiare perché attira turisti da tutto il mondo in cerca di spiagge paradisiache.
Siamo davvero furbi!
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