Sarà perché non avevo mai pensato ad un viaggio in Australia, sta di fatto che il Koala è uno di quegli animali quasi mitologici che non avevo mai preso troppo in considerazione. Sono sempre stati teneri e bellissimi animali, ma sono sempre stati dall’altra parte del mondo! Meglio concentrarci sui nostri simpatici ricci, o sulle caprette. Insomma, quello che voglio dire è che io al Koala proprio non ci ho mai pensato… ed ora non ne posso più fare a meno!!!
Siamo stati a New Castle qualche settimana fa per il Festival dell’Ukulele (Newkulele Festival) con Joy, Stefano, il piccolo Luca a casa di Sally, ma questa è un’altra storia divertente e piena di persone colorate.
In quei giorni comunque abbiamo fatto visita ad una fattoria dove oltre ai canguri (incroci simpatici tra topi giganti ed asini che saltano su due zampe), era possibile vedere i Koala e addirittura accarezzarli.

(foto: Anna Luciani)
Qui in Australia non è facile vederlo allo stato libero anche se a noi è capitato più volte, a Straddie Island – dove ci ha letteralmente attraversato la strada un cucciolo, di notte, – e a Kangaroo Island. Si nasconde tra gli alberi, a differenza del suo compaesano canguro, che più volte ho incontrato di notte nel giardino dei couch che ci hanno ospitato morendo di paura.
I Koala sono animali mansueti, dormono dalle 18 alle 20 ore al giorno semplicemente perché, nutrendosi solo di foglie e di gemme di eucalipto, che forniscono loro nutrimento e acqua, non hanno un metabolismo veloce e quindi energie per potersi permettere una vita particolarmente vivace.

(foto: Anna Luciani)
Dormono incastrandosi con le chiappe tra due rami degli alberi, hanno un pelo morbidissimo, un muso simpatico, rotondo, un’espressione di quelle che sembrano volerti dire: “io non ho problemi, e tu?”.
I’m in love with the Koala!

(foto: Simone Chiesa)
Quello che non sapevo è che i Koala sono gli unici animali, oltre all’uomo, ad avere le impronte digitali.
E profumano di eucalipto. Nono solo per la loro alimentazione. Alla fattoria ci hanno raccontato anche che i maschi hanno una zona del “petto” senza peli, dalla quale secernono una sostanza oleosa che ha un odore forte, un misto di foresta ed eucalipto, che serve per attirare le femmine e marcare il territorio. Nel caso questo profumo non fosse sufficiente, il dolce “Fred il Koala”, per chiamare la sua “Wilma la Koala” emette una sorta di barrito elefantesco che per poco muoio quando l’ho sentito la prima volta! ma da dove tira fuori questa voce da baritono? anche nel suo lato “rude” comunque, il Koala è davvero l’animale che tutti vorrebbero sempre portare con sé, anche appeso al polpaccio!

(foto: Anna Luciani)
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