venerdì 30 settembre 2016 – Sydney
Siamo arrivati ieri in una giornata fredda e piovosa di inizio primavera, intontiti dal viaggio, stanchi morti, ancora increduli di essere davvero arrivati in Oceania, dall’altra parte del mondo!
Siamo a Sydney e ci troviamo catapultati in centro, circondati da grattacieli altissimi, incombenti, eleganti e moderni. Le auto, con la guida a destra, affollano le vie che io cerco di attraversare guardando puntualmente dalla parte sbagliata rischiando ogni volta di essere falciata. Arrivati ad Hide Park prendiamo un autobus verso Bondi Road. La città, appena usciti dal centro, si abbassa di colpo. I grattacieli lasciano spazio a casette basse, in stile vittoriano, alcune restaurate con gusto, altre evidentemente antiche, che creano un’atmosfera cittadina ritagliata a misura d’uomo. Oxford Street e Bondi Road sono strade vivacissime, piene di locali e negozi. Stanchi di trascinare decine di Kg di bagaglio ci fermiamo in un baretto e aspettiamo Claudio, il nostro primo couch, che appena finito il lavoro ci recupera e ci porta a casa in appartamento grande e molto bello, a Bellevue Hill, quartieri di ville eleganti con vista su Rose Bay.

vista su Rose Bay, da casa di Claudio (foto di Anna Luciani)
La vista e la luce del salotto, che per qualche giorno sarà la nostra stanza, avvolgono in un abbraccio che dà energia, ed è quello che ci serve. Doccia, due parole con i coinquilini, e poi cena vietnamita. La città nasconde tantissimi localini nascosti ed inaspettati. Eleganza e gusto, in un contesto urbano pieno di contrasti ma perfettamente armonizzato. Sullo sfondo le luci dei grattacieli sospese nel cielo e al nostro fianco ambienti raffinati, tutti diversi, semplici ed eleganti, tra i quali passeggiamo con tranquillità. I locali sono pieni, la gente è allegra e sorridente. Io mi sento svenire… ma siamo stati bene!
Stamattina ho aperto gli occhi svegliata dal profumo del caffè preparato da Claudio. La luce nella sala era potente ma soffice. Al di là delle tende il mare. Che meraviglia.
Siamo davvero a Sydney.
30 settembre 2016
Questi primi giorni sono fondamentali per organizzarci, per contattare i nostri prossimi couch, incastrare le date e “gli impegni”, provvedere a trovare il nostro mezzo di trasporto per i prossimi mesi… ma Claudio ha organizzato per noi un fine settimana davvero intenso e che si prospetta molto interessante.
Questa mattina siamo stati al Sydney Fish Market, a Bank St & Pyrmont Bridge Road, all’ombra dell’Anzac Bridge. Il posto è spettacolare, soprattutto per gli amanti del pesce.
Gremito di persone, turisti e locali, chi affascinato dal colore e dalle dimensioni dei pesci e dai mitili Oceanici, chi intento a comprare gli ingredienti per la cena. Abbiamo studiato ogni singola bancarella, e non abbiamo resistito a provare sushi freschissimo, moscardini, totani, capesante … tutto buonissimo e saporoso!

Claudio ed io al mercato del pesce (foto di Simone Chiesa)
Una delizia per occhi e palato… tanto che non abbiamo resistito e in questo preciso momento Claudio sta preparando un risottino ai frutti di mare per cena: tiger prawns, calamaro gigante, cozze dell’oceano e vongole! Diciamo che il pesce, di primissima qualità, è anche abbastanza economico…ad eccezione di certe prelibatezze, come un’aragosta da 3 kg che può essere portata a casa alla modica cifra di 500 dollari australiani!
Oltre ai colori e alle forme e alle dimensione del pesce, una cosa che mi ha incuriosita è il fatto che dietro ai banchi e ai ristoranti che riempiono il mercato ci sono solo orientali per lo più giapponesi. Abbiamo pensato dipenda dal fatto che realmente i giapponesi sono dei maestri con il pesce: chi meglio di loro potrebbe occuparsi di un posto così? freschezza, tagli, colori, impiattamenti impeccabili!
Dopo pranzo una forma di svenimento da jet lag e da panza piena ha spedito Simone e Claudio a casa. A me l’ingrato compito di fare shopping a Bondi Road per la corsa dei cavalli cui parteciperemo domani. Dopo 3 ore in giro, sfinita e un po’ demoralizzata, la svolta: un cerchietto pieno di fiocchi, pizzi e piume, in un negozio di cinesi alla modica cifra di 9 dollari. Mancano scarpe e vestito… Ma la cosa importante è il cappello giusto?

il cappello per la corsa (foto Anna Luciani)
sabato 01 ottobre 2016
Alla fine servivano anche le scarpe… e le ho comprate. Ma avrei dovuto comprare anche un abito da cerimonia, scegliendo tra le tipologie “extra lusso”/”matrimonio brasiliano”/”bomboniera”/”donna strappa mutande”. E magari avrei dovuto andare anche dal parrucchiere e dalla truccatrice.
Come al solito non ho fatto nulla di tutto ciò pentendomene amaramente non appena arrivata al Randwick Racecourse.
Parlando con la mamma di Claudio, che lavora qui in Australia nel settore dell’abbigliamento, abbiamo scoperto che il giro di soldi per l’outfit per le corse, in questo periodo dell’anno, aumenta fino a raggiungere livelli incredibili: abiti, scarpe da sera con tacchi vertiginosi, e poi trucco parrucco ecc! Negli ultimi anni, soprattutto in concomitanza con la corsa che si tiene a Melbourne il primo martedì di novembre esiste un vero dress code che interessa i 4 giorni precedenti! Colori, stile … tutto segue regole precise e tutti impazziscono per chi si agghinda meglio!

Claudio Simone ed io
Un sacco persone, secondo me almeno un migliaio, la maggior parte giovani, tutti tirati a lustro! Sembrava di essere in un enorme matrimonio di gente ricca e glamour. Tutti bevono tantissimo, poi qualcuno si ricorda dei cavalli e scommette (magari qualcuno è davvero appassionato): noi abbiamo giocato 3 volte puntando sui nomi più belli: russian revolution, huramaki (o qualcosa del genere), fabrizio.
Due volte su tre abbiamo vinto! Investendo nella seconda bottiglia di prosecco.

Randwick Racecourse (foto Anna Luciani)
Nonostante il livello di fighettume sia alle stelle ci siamo divertiti tanto. L’atmosfera è allegra, coinvolgente… è stata una bella esperienza!
Per maggiori informazioni e per organizzare una giornata alle corse ecco il sito ufficiale.
La sera Claudio ci ha portati ad un compleanno al Mrs Sippy a Double Bay che sembrava il raduno post races: le ragazze ancora con i loro cappellini, tutti vestiti elegantissimi. Il posto era davvero bello, ma il jet lag è ancora pesante… la sera prima, per motivi “di bassi” nella stanza accanto non abbiamo dormito molto, quindi non siamo rimasti tanto alla festa… e comunque domenica ci attendeva un’altra giornata bella piena!
domenica 02 ottobre 2016
Primo giorno senza vento!
All’alba gli occhi pesanti, disorientati e stanchi, sono stati svegliati dal suono di uccelli mai uditi prima.
Il fuso, la curiosità, qualche pensiero mi hanno tolto il sonno. Sono rimasta in attesa che la luce riempisse la stanza, e che Claudio arrivasse per proporci il programma di oggi!
Prima cosa??? La focaccia per la festa domenicale in terrazzo, poi spiaggia per qualche ora.
Bondi beach è la spiaggia più famosa della città!

Bondi beach (foto Anna Luciani)

Bondi beach (foto Anna Luciani)
Siamo arrivati verso le 10. Poca gente, il mare azzurrissimo, quasi completamente senza onde. Uno spettacolo meraviglioso!
La baia è bellissima. Tutti attorno hanno costruito l’inverosimile, ai lati addirittura sul mare! Ma la bellezza del mare rapisce lo sguardo, ed è facile non farsi distrarre dalle brutture costruite.

Bondi beach, vista dal ristorante Icebergs (foto Anna Luciani)
Appena arrivati sono colta da quella che io chiamo “la sindrome della tartaruga”: vengo attratta in maniera inesorabile dall’acqua… e quindi parto in picchiata per tuffarmi. Senza considerare che siamo all’inizio della primavera, che è il Pacifico, che oramai è tardi e mi sono ibernata fino al collo!

Bondi beach (foto Anna Luciani)

Bondi beach (foto Anna Luciani)
Non ho neppure il tempo per rendermi conto del trauma! Tropo tardi! Sono immersa in un’acqua cristallina, congelata, bellissima! Vita pura!
Non avrei voluto uscire, ma di nuotare a largo non se ne parla: ho il terrore degli squali! quindi l’altrrnativa era un po’ di sole per vedere se riuscivo a riprendere una. temperatura da essere umano.
Appena uscita dall’acqua dopo aver seguito Simone e Claudio belle loro considerazioni sulle bellezze locali, avviciniamo i LifeSavers, ovvero i bagnini gialli e rossi, i volontari. Loro aiutano i bagni blu, i Life Gard, quelli che lo fanno di professione tutti i giorni. I volontari fanno parte di Club, e Bondi ce ne sono due. Prestano servizio il week end e tengono d’occhio i bagnanti costantemente, intervenendo, educando e facendo prevenzione. Stefano è alla sua prima stagione, ci racconta che la maggior parte delle persone in pericolo sono orientali che magari non sanno neppure nuotare ma si arrischiano ignari della temperatura, del pericolo delle risacche, degli squali.

Lifesavers, Bondi beach (foto Anna Luciani)
Il problema principale è la forte corrente, soprattutto nella zona sud, la più frequentata dai backpackers (viaggiatori con lo zaino). Stefano è italiano, sposato con un’americana e ha un bimbo piccolo, e oltre a due chiacchiere sulla sua attività di volontario ci dice eh se vogliamo possiamo andare un paio di giorni a casa sua!! Incredibile!!
Lo salutiamo promettendoci di rivederci presto! Dobbiamo tornare per la festa!!
E che festa!!! È incredibile quante storie e volti e sorrisi e racconti in un semplice pomeriggio primaverile.

festa a casa di Claudio, Francesco e Michael
Abbiamo conosciuto tanti amici di Claudio e Francesco, italiani tedeschi inglesi australiani, e poi le loro famiglie. E abbiamo mangiato e bevuto … e ora, mentre gli altri stanno continuando la festa in discoteca, io e Simo siamo sul divano crollati, alle 20.00, che poi sarebbero le 19.00 visto che oggi è cambiata l’ora e l’abbiamo spostata avanti. Però è stata bello, interessante, molto stimolante. Sono mille le esperienze, e confrontarsi aiuta ad uscire un po’ dalla propria bolla, ridimensionare i problemi, vedere nuove soluzioni e opportunità!
Ma domani mattina siamo sicuri di voler vedere l’alba a Milk beach?
03 ottobre 2016
Prima riflessione del lunedì mattina: “Per i prossimi couch: sotto i 30 anni, dal lunedì al giovedì; over 40 nel week end!”. Siamo arrivati in Australia proprio durante il “long week end”: oggi, lunedì, è la festa dei lavoratori, quindi da venerdì a ieri sera compresa è stato un fine settimana di feste, uscite, bevute… e qui quando si divertono… si divertono sul serio! Noi diamo la colpa al jey lag, che ci segue oramai come Anacleto con Mago Merlino, e non credo ci abbandonerà più, ma in realtà non ci stiamo dietro!
Buon inizio settimana. E magari a Milky beach ci andiamo un’altra volta! 🙂
L’Australia è un luogo che ho sempre voluto visitare ma, per il momento, non ci sono ancora riuscito. Ti invidio un po’ ma è stato bello leggere questo articolo! 😉
Buona settimana!
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Grazie mille!! Spero tu possa trovare spunti interessanti, il viaggio è ancora lungo!
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