L’anno scorso “l’oracolo del compleanno” mi aveva suggerito che lo spettacolo stava per cominciare.

Ammetto che se ripenso ai giorni subito dopo il mio compleanno 2020, più che di spettacolo mi verrebbe da parlare di film del terrore. Quello che in quei giorni non sapevo però è che poi lo spettacolo sarebbe arrivato. Sarebbero arrivate pacche sui denti, falli a gamba tesa ma anche emozioni, gioie, gratificazioni. Alla fine lo spettacolo me lo sono goduto.

E ho pure surfato!

E nei giorni scorsi in Algarve, mentre ero a riva, stesa sulla tavola con le braccia dolenti, cercando di imparare ad alzarmi con un minimo di grazia, l’istruttore di surf se n’è uscito così: “Ciò che importa è dove guardi, e quello che senti. Dove guardi è la direzione. Quello che senti è ciò che ti permetterà di sistemare le cose che non vanno. Non pensare troppo. Senti e guarda sempre avanti”.

Lui parlava del surf, dei piedi sulla tavola, della direzione da prendere quando si cavalca l’onda.

Io parlo della vita.

SENTI

Fidati di quello che senti, non distrarti, non pensare troppo. Senti e aggiusta il tiro.

In questi anni non ho mai dato molta importanza al mio sentire, e invece avrei dovuto fidarmi di più: delle emozioni, delle sensazioni, di me, di quei dettagli colti prima che avrebbero potuto spalancare portoni meravigliosi, o chiudere in tempo porte da cui, col senno del poi, sarebbe entrata solo corrente.

E invece a volte la paura, la cocciutaggine, la scarsa sicurezza in noi stessi mettono a tacere quella vocina interiore che tanto avrebbe da insegnarci. Ma forse era così che doveva andare, per arrivare oggi alla consapevolezza che quello che sento è importante. Che i dubbi vanno chiariti, subito, che le emozioni belle vanno condivise. Che è giusto chiedere spiegazioni quando qualcosa non ci torna e aprire il cuore ai sentimenti senza vergogna.

E GUARDA SEMPRE AVANTI

Abbi ben chiaro ciò che ti fa stare bene, cosa vuoi e poi guarda dritto verso quella direzione, perché è lì che andrai, indipendentemente dalla strada.

E mai come in questo ultimo anno ho avuto la certezza di quello che voglio fare, di ciò che amo fare e di ciò che mi fa stare bene.

E questo non significa che il percorso sia lineare, semplice e fluido. Anzi. Ho accettato compromessi che mi spaventavano ma che si sono rivelati momenti di vita gratificanti. Ho considerato strade alternative e pause di riflessioni pesanti e necessarie. Ma avere chiaro l’obiettivo mi ha permesso di vivere tutto con più serenità. Non ho paura di perdere tempo, o spazio, perché so dove voglio andare. La sfida e il divertimento è trovare la strada più bella possibile, godendo di ogni singolo passo.

Avere l’obiettivo mi ha permesso, anche nei momenti più deliranti di rimanere centrata.

Meno pensieri, più sentire.

Ieri, 20 ottobre 2021, ho compiuto 40 anni e davanti a quattro candeline, circondata da (alcuni) dei miei amici più cari, ubriaca di felicità (e di vino), ho pensato alla me di 20 anni e a come “lei” si vedeva una volta che sarebbe arrivata a questa età.

Non ho raggiunto quasi nessuno degli obiettivi che avevo in mente a 20 anni. Però ne ho raggiunti altri che a quell’età non potevo nemmeno immaginare, che mai avrei pensato possibili per me. Ho vissuto esperienze e momenti così belli e inaspettati per i quali oggi non posso che sentirmi grata. Mi sono angustiata tanto, in alcuni momenti, e poi la vita ha saputo stupirmi. Certo ho dovuto imparare a lasciarmi andare, ad accettare le cose che mi succedevano, non passivamente ma cercando di leggere il presente anche quando era diverso da come me lo aspettavo. Ho imparato a seguire il flusso anche quando le cose mi sfuggivano di mano, ad ascoltarmi, a sentirmi e a non avere paura di accettarmi per quella che sono.

Perché forse è solo in questo modo che si può essere felici.

Ieri mi sono guardata attorno, circondata di sorrisi, grata per l’affetto che mi avvolgeva.

Ho sentito di essere nel posto giusto e so qual è la direzione.

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