…viaggio nel cuore dell’Australia.
Una leggenda aborigena narra che le acque del fiume siano state scaldate da una grande tartaruga marina che aveva inghiottito una pietra bollente. Risalendo il fiume per cercare di rinfrescarsi, ne aveva riscaldato le acque. È per questo motivo che oggi, nei fiumi, è permesso di vivere solo alle tartarughe piccole di acqua dolce.
Questo posto, in realtà, nonostante un glorioso passato, non ha nulla di particolarmente attrattivo. Ma merita una sosta! L’acqua del fiume proviene da tre sorgenti di acqua calda e ricca di minerali, adatta per bagni rilassanti e terapeutici. Il consiglio quindi é quello di fermarsi almeno una sera nell’Innot Hot Springs Health and Leisure Park per godere del piccolo, semplice ma meraviglioso centro spa al suo interno. Il complesso é pulito. Abbonda di insetti, come é giusto che sia visto dove si trova, ma le piscine all’aperto, in particolare, sono molto belle e rilassanti. Acqua piacevolmente calda, soprattutto nel tardo pomeriggio quando la temperatura esterna si abbassa un po’, fiori colorati tutt’attorno e qualche getto d’acqua massaggiante. Un’oasi nel deserto. Le piscine all’interno hanno temperature meno piacevoli (molto calde, attorno ai 40 gradi, o fresche, sui 20 gradi) ma sono molto curative soprattutto se si alternano quelle molto calde con quella fresca.

fiori come se piovessero (foto: Anna Luciani)
Il contesto é un po’ “vintage” ma ha il suo fascino. Ps: il telefono non prende, cosa che contribuisce al relax.

per connettersi… una vecchia ma funzionante cabina telefonica (foto: Anna Luciani)
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