Nimbin è l’ultimo baluardo dei movimenti anni ’70 (?)

17-19 novembre

Nimbin è una strada. Molto colorata ma è realmente poco più di una strada su cui si affacciano edifici in stile coloniale dai colori dell’arcobaleno e dove si incontrano persone hippies. Anziani, giovani, bambini… Nimbin è l’ultimo baluardo dei movimenti anni ’70 (?).

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mappa di Nimbin (foto: Anna Luciani)

Sono diverse e spesso contrastanti le opinioni che la gente ha su questo paese: c’è chi lo ricorda come un luogo felice, altri che ne parlano come un luogo in cui l’unica attività è comprare e fumare marijuana.

Poco dopo essere arrivati, al di là dello stupore iniziale per il luogo e le facce interessanti, il mio entusiasmo è scemato velocemente.

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Gli abitanti (foto: Anna Luciani)

Qualche ragazzo dall’aria persa, anziani coi capelli rasta, bambini a piedi nudi, persone vestite anni ‘70. Il mio non vuole essere un giudizio, semplicemente avevo la sensazione che forte della sua storia, oggi Nimbin fosse solo una forzatura ai limiti della caricatura!

Nimbin sorge nella regione che gli aborigeni della tribù Bundjalung chiamavano “Rainbow Region”.

L’evento storico che ha reso famoso ed importante a livello culturale Nimbin è stato l’Acquarius Festival, un festival culturale e musicale organizzato dall’Unione degli Studenti Universitari Australiani nel 1973. Temi principali del festival: sostenere e diffondere uno stile di vita sostenibile e un nuovo modo di pensare contro il sistema, alternativo.

Fu organizzato dopo aver chiesto l’autorizzazione alla popolazione indigena, primo e unico caso nella storia, gesto di riconciliazione e segno di rispetto verso gli aborigeni, che anche in queste zone avevano subito decimazione e sterminio nei decenni precedenti.

Molte delle persone che avevano preso parte all’Acquarius (universitari, professionisti, hippies e persone alternative) sono poi rimaste a Nimbin formando una comunità e rendendo il paese famoso per lo stile di vita alternativo e attento all’ambiente e patria della permacultura e della sostenibilità.

Passeggiando per la via però io non vedevo nulla di tutto ciò, solo qualche canna qua e là. Negli anni infatti Nimbin è diventato un po’ l’Amsterdam australiana, solamente per ciò che riguarda la marijuana.

Per fortuna avevamo contattato Pauly.

Lo abbiamo conosciuto il secondo giorno, al pomeriggio all’Oasis Café, bevendo una cedrata (i locali qui non hanno la licenza per vendere alcolici, ce n’è solo uno a lato del “Nimbin Hotel and Backpackers”). Facendogli qualche domanda abbiamo capito che al di là della facciata odierna Nimbin ha un significato più profondo, forse sfumato, ma ancora ben presente soprattutto in quelle persone che hanno creduto nella storia di questo paese. Pauly è una di quelle.

Profondo conoscitore della cultura aborigena, è stato uno degli unici uomini bianchi a lavorare ed impegnarsi concretamente per la riconciliazione e l’integrazione con gli aborigeni. Rispettoso delle tradizioni e delle origini di questa terra, Pauly vive a qualche km dal paese, in mezzo al bosco… sì, anche lui, con moglie e figlioletto di 5 anni.

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a casa di Pauly (foto: Anna Luciani)

Hanno una grande tenuta che condividono con altre persone: chi vive in tenda (Pauly ci ha raccontato che ha vissuto per 15 anni in una tenda teepee, come quella che ha nel suo “giardino”), chi in roulotte, chi in una vera casa, come loro, costruita semplicemente, in parte da finire, rustica ma funzionale ed accogliente. Raccolgono l’acqua piovana in grandi taniche, sfruttano l’energia solare, non usano alcun tipo di sostanza chimica: detersivi, bagnoschiuma ecc.

Vivono esclusivamente con quello che la natura offre e nel rispetto della natura stessa, utilizzando piante, foglie (come quelle di aloe vera), limone, aceto e bicarbonato, e il fiume. Sono persone pulite, ma hanno scelto uno stile alternativo e per loro più giusto.

Nella tenuta sono presenti alcune sorgenti di acqua che hanno fatto analizzare e risultano essere purissime, quindi preferiscono bere quella piuttosto che comprare bottiglie di plastica in cui all’acqua naturale sono addizionate circa 70 sostanze chimiche imposte dal Ministero della salute del paese. Analizzando le cose in maniere approfondita e con consapevolezza, certe scelte che inizialmente sembrano un po’ (troppo) fuori dalle righe iniziano ad avere un senso, e diventa difficile non condividerle, almeno in teoria.

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gita al fiume (foto: Anna Luciani)

La mattina dopo Pauly ci ha accompagnato lungo il fiume spiegandoci il valore culturale per le tradizioni aborigene e le caratteristiche di piante ed alberi, mostrandoci il suo orto dove pratica la permacultura, raccontandoci che il fiume è “frequentato” da ornitorinchi (che purtroppo non abbiamo visto) e anche da pitoni, che sono serpenti ”buoni” perché mangiano altri serpenti che si nutrono delle loro uova… diciamo che mantengono l’ordine tra i rettili!

È stato divertente, ed è divertente vedere come Atlan, il loro bimbo, si diverta e sia orgoglioso della sua casa in mezzo al bosco!

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Atlan (foto: Anna Luciani)

Cos’è Nimbin per Pauly? È un luogo dove è ancora possibile vivere liberi.

Liberi di scegliere cosa fare e cosa non fare. Liberi da regole imposte spesso non giuste, da un sistema spesso regolato da meri interessi economici. Liberi di ricreare una connessione profonda tra le persone e la natura.

E lui ne è un esempio!

Grazie Pauly per avermi fatto aprire gli occhi e per avermi fatto vedere oltre l’apparenza di un’immagine stereotipata!

 

INFO

In centro ci sono diversi locali, durante la settimana organizzano alcuni mercati a tema. Ma queste informazioni si trovano facilmente.

Io invece vorrei segnalarvi il:

The Bush Theater: è un luogo molto interessante e piacevole. Si trova poco fuori dal centro. È un locale/centro sociale molto rilassato. Organizzano eventi, proiezioni, spettacoli, incontri culturali. C’è un bar che offre buone pietanze tutto il giorno, un piccolo negozio, e una sala computer che mette a disposizione due Mac e lo spazio per utilizzare il proprio, corrente, wi fi, tutto gratuito! Noi siamo rimasti due mezze giornate per lavorare all’editing, ma vale la pena informarsi sulla programmazione offerta!

Come arrivare:

  • in auto: da Byron Bay ci vuole circa un’ora. La strada durante il giorno offre una bella visuale su rilassanti paesaggi di collina. Di notte (quando l’abbiamo percorsa noi all’andata) non è proprio il massimo: non è illuminata, ci sono camion a velocità sostenute, e le curve non mancano).
  • in autobus: partono da Byron Bay alcuni autobus. Quil link per gli orari.http://www.nimbinweb.com.au/nimbin/nmbbuses.htm

 

Pauly, la sua comunità, le tradizioni aborigente

Pauly ospita a casa sua, in tende, caravan ecc. persone che vogliono conoscere profondamente la tradizione aborigena. Organizza workshop/seminari/corsi di diversa durata, durante i quali insegna come vivere e sopravvivere nella natura utilizzando semplicemente ciò che la natura offre, oltre alla cultura e alla tradizione aborigena. Credo siano corsi davvero interessanti, estremamente pratici e allo stesso tempo spirituali. Non si pubblicizza molto, quindi non metterò link o contatti. Se qualcuno però fosse interessato  a vivere qualche giorno da lui e/o seguire uno dei suoi corsi può contattarmi. Eventualmente cercatelo su couchsurfing.org.

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