11 – 16 novembre
Byron Bay è un paesino sulla costa est dell’Australia. Molti negozi e locali, persone semplici e felici. Per le vie risuonano ritmi tribali di percussioni e melodie allegre suonate da chitarre agli angoli delle strade. Il rumore del mare di sottofondo.
Byron ricarica le energie e ti sorprende con la sua natura bellissima! (Qui altre informazioni).
Nei pochi giorni in cui siamo rimasti lì, Simone ed io ci siamo fatti coinvolgere dai nostri nuovi amici scoprendo lati inaspettati del territorio ma anche mettendoci alla prova con quella che qui è l’attività più amata: il surf!
Per chi fosse convinto che l’Australia sia solo spiagge… beh, sappiate che non è così! Anche I fiumi sono angoli di paradiso in cui trascorrere giornate di totale relax.

Brunswick River (foto: Anna Luciani)
David, durante una delle sue mattine libere, ci ha accompagnati lungo il Brunswick River, poco più a nord di Byron. L’agenzia Go Sea Byron Bay Kayak per la quale lavora organizza escursioni in kayak sia nel fiume che in mare. Sono tour di mezza giornata per scoprire “da dentro” la ricchezza ecosistemica incredibile di queste zone!
Quando abbiamo deciso di andare al fiume non immaginavamo di ritrovarci su un kayak a pagaiare in acque tranquille stile “Maldive” circondati dalla foresta pluviale subtropicale, ed è stata una scoperta bellissima.
A parte i primi 10 minuti di vento forte e fiume increspato, il resto della mattinata è trascorsa scivolando lentamente su di uno specchio d’acqua azzurro e cristallino, di una trasparenza incredibile, tra boschi di mangrovie a destra e sinistra.
Abbiamo visto diversi pesci tra cui due razze fuggite via velocemente (David ci ha assicurato che ci sono zone in cui se ne vedono a decine: noi quel giorno non siamo riusciti ad andare a causa del vento), un paio di meduse, che grazie all’acqua cristallina sono state facilmente evitate durante la nuotata e alcuni cockatoo bianchi (i pappagalli bianchi col ciuffo giallo. Per intenderci il personaggio cattivo del cartone animato Rio).
La gita lungo il fiume è organizzata in base alle maree: si può uscire solo poco prima del picco massimo di alta marea, (noi siamo partiti alle 7.00 della mattina) per evitare di rimanere incagliati nei fondali bassi. La cosa curiosa è che le maree oceaniche sono così forti che durante l’alta marea l’acqua scorre “contro corrente”: dal mare verso l’interno. Lo stesso fenomeno lo avevamo notato anche a Bellingen (a ben 30 km circa dalla costa!!)
Lo stesso giorno Umberto si era messo d’accordo per una lezione di surf con Matteo, uno dei ragazzi che lavora da lui!
Un altro sogno che si realizza.
E quindi salutato David e Mattia (il suo bimbo) siamo andati a Belongil beach con la Longboard già caricata in furgone. La Longboard è una sorta di “piattaforma” che usano i principianti, rivestita di materiale morbido onde evitare di lasciarci i denti alla prima onda presa male. Insomma niente a che vedere con le tavole fighe di paraffina… ma credetemi, la prima volta che ci si riesce ad alzare in piedi ci si sente lo stesso la “regina del mare”: W le Longboard! A noi l’ha prestata gentilmente un amico di Umberto, proprietario del negozio Byron Bay Longboard, un negozio di tavole e di vestiti e accessori per surfisti davvero bello!
La lezione è iniziata con un po’ di teoria sul bagnasciuga: termini, movimenti, posizioni, rischi e i trucchi per evitarli e poi in acqua!
Il surf è uno sport faticoso, ma come mi ha detto David, stravolge la vita: se ti piace non ne puoi più fare a meno! Io ho fatto solo una lezione (e ho pure preso un’insolazione) quindi non voglio esagerare, la presenza di Matteo è stata fondamentale, ma devo dire che anche per una principiante la sensazione di scivolare sulle ond(in)e è bellissima! È libertà pura senza se e senza ma, senza conto da pagare alla fine, se non con un tuffo in acqua. Certo io posso parlar così perché il mio andamento lo vedete dalle foto: il mare mi cullava.
La storia un po’ cambia quando arrivano le onde vere, quando ci si confronta con l’oceano, la sua forza, i suoi pericoli, ma credo che in proporzione aumenti anche il divertimento, l’adrenalina e le emozioni!

Suffolk Beach (Immagine estratta da una ripresa aerea con drone. Video e Foto: Simone Chiesa)
Byron purtroppo ha solo un triste primato: è il posto in cui, negli ultimi anni, si sono registrati più attacchi di squalo. Dopo gli ultimi attacchi la popolazione ha iniziato a mostrare segni di grande insofferenza ed intolleranza, ma bisogna ricordare che la presenza degli squali è essenziale per mantenere vivo l’ecosistema, mancando i predatori l’intero equilibrio verrebbe a mancare.
In questa stagione i venti, che arrivano da nord, non sono i migliori per surfare. Servono quelli da ovest!
Ma dopo tre giorni di mare calmo, l’ultima mattina a Byron i nostri amici Umberto David e Matteo ci hanno dato appuntamento alla spiaggia di Suffolk!
Incredibile vederli volare sul mare!
Un altro luogo degno di nota nei dintorni di Byron, che segnalo soprattutto per le fanciulle, sono i laghetti di acqua dolce e calda impregnati di Tee tree oil puro e naturale! Il colore del lago non è così invitante, ma immergersi in queste acque, che comunque sono pulitissime, è un taccasana per pelle e capelli!
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