11 ottobre 2016
Anna respira, conta fino a quando non ti stufi e poi respira di nuovo.
Potrebbe essere il Cosmo che vuol suggerirci qualcosa, o comunque ci sta facendo lo sgambetto ogni 4 passi per insegnarci l’arte della pazienza e della speranza!
Siamo a Windsor, un paese sperduto a nord ovest di Sydney.
Siamo partiti col treno questa mattina da casa di Stefano e Joy, dove abbiamo trascorso 3 giorni splendidi, per conoscere Rowan, un uomo che ha fondato insieme al padre una comunità nei boschi ai piedi delle Blue Mountains, circa 40 anni fa. Un posto affascinante sicuramente, alternativo, molto hippie.. talmente hippie che il telefono prende una volta su dieci, e oggi è una delle altre nove!
Gli accordi erano che gli avremmo scritto una volta partiti dalla città, e lui sarebbe venuto in stazione a recuperarci. Appena partiti, molto speranzosi ed entusiasti lo abbiamo chiamato, ma il telefono era staccato, e non dava segnali né sul portale di couchsurfing né su facebook. Il piccione si sarebbe perso se l’avessimo spedito e comunque: NON ABBIAMO L’INDIRIZZO!
Siamo arrivati in sta stazione dimenticata da tutti gli dei, abbiamo impietosito l’unico tassista del paese, una vecchietta che ci avrebbe caricati sul suo carrellino e portati a casa se non fosse arrivato il suo autobus… e poi, dopo un’oretta di attesa incredula, siamo tornati sul treno.
Davanti agli imprevisti bisogna sempre cercare un’alternativa e reagire.
Quindi abbiamo preso il primo treno e stiamo andando a Blackheath, a due ore e mezza da Windsor. Dovrebbe essere il paese dal quale partono le principali camminate nelle Blue Mountains.
Come dicevo: l’importante è reagire.
Siamo sul treno, non abbiamo un posto in cui dormire, stanotte sono previsti 2 gradi… ma noi andiamo!
Pingback: COUCHSURFERS AUSTRALIA: TUTTE LE PUNTATE! | viaggio a modo mio·