Ieri è stato il mio compleanno.
E come ogni anno, il giorno seguente, mi trovo a ripensare alla giornata appena trascorsa con curiosità e attenzione.
Sono una di quelle persone che credono nell’importanza di festeggiare la vita ogni volta che se ne sente la necessità, la voglia, senza motivi apparenti. Aprire un buon vino un mercoledì sera a caso, preparare una cena speciale un lunedì, per iniziar bene la settimana e perché alla fine chi ha deciso che si può star bene e divertirsi solo il week end? Ancora di più in questa fase della mia vita in cui lunedì domenica giovedì e sabato sono giornate spesso identiche nella loro imprevedibilità, pienezza, originalità, impegno.
Ma detto questo a me le ricorrenze piacciono. Perché in una vita fatta di corse, impegni, incontri, stimoli di ogni sorta, pensieri che come criceti zampettano sul nostro cervello come fossero su una ruota di emozioni, le ricorrenze sono punti saldi nella nostra esistenza che possono aiutarci a fermarci, riflettere, assaporare il tempo che passa e con esso i risultati raggiunti, gli errori fatti, le persone incontrate, i rapporti coltivati.
Non sono necessarie ma a me piacciono.
Amo il Natale, gli anniversari e i compleanni, anche il mio!
“Ma quindi, cosa hai fatto ieri? Come hai festeggiato?”.
Me lo sono chiesta anche io, mi sono detta “ma quindi questo compleanno com’è andato?”.
Ho trascorso una domenica normale, di quelle che da tempo non accadevano.
Ho dormito fino a tardi, ho fatto colazione al bar con Simone e poi siamo andati a vedere una bella mostra di fotografia passeggiando sotto il sole autunnale ancora caldo e brillante.
Ho letto tanti messaggi di persone più o meno lontane ma sempre vicine al cuore che mi hanno scritto per augurarmi una giornata felice.
Poi siamo rientrati e mi sono vestita elegante come non facevo da tempo e siamo usciti a cena.
Semplicemente.
Prendendoci tempo per noi, rallentando un po’, dedicandoci ai piccoli piaceri della vita quotidiana che spesso, quando si viaggia tanto o quando si è troppo presi da lavoro e problematiche (più o meno impegnative), si perdono.
Erano mesi che non trascorrevano una giornata di relax, mesi pieni di bellezza e di emozioni in cui però non ci siamo mai fermati realmente a chiederci di cosa (noi) avessimo davvero bisogno, cosa avessimo piacere di fare, assecondando i nostri ritmi.
Ho sempre apprezzato le persone capaci di adattarsi, di assecondare le situazioni, diplomatiche e accondiscendenti, comprensive ed elastiche.
Però è importante anche capire cosa vogliamo e cosa no, cosa ci fa stare bene e cosa no, quando mantenere il ritmo di marcia del gruppo e quando sdraiarsi e prendere fiato.
E lo possiamo sapere solo noi.
Tutti avranno sempre consigli e opinioni su ciò che è giusto o sbagliato, su cosa sia opportuno fare e cosa no.
In ogni ambito.
Ed è giusto ascoltare le voci più importanti.
Ma poi serve un momento per se stessi, per assecondarci e coccolarci senza strafare, perché la bellezza e la felicità risiedono spesso nelle piccole cose.
Diamoci il tempo per rendercene conto ed apprezzarle.

Lo ammetto: il gelato è il mio dolce preferito! Chi ha detto che al compleanno serve per forza la torta? (Qui eravamo già tornati a casa ed ero già in pigiama… ieri ero veramente elegante!)
E comunque ora che ho assaporato la bellezza della tranquillità, sono pronta per nuove mirabolanti avventure!!
Cari auguri in ritardo
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Grazie mille!! Auguri grandissimi sempre 🤗
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😁👍
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sempre sul pezzo, come sempre ! Di nuovo auguri Anna !
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Grazie di cuore!!
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