WEEK-END A LEÓN – di come fare un salto indietro nel tempo e bere del buon vino a solo 2 ore da Madrid

Ogni occasione è buona per un nuovo viaggio: mio fratello Pietro sta facendo un master León ed ogni mese parte per la Spagna per quattro giorni. Tornata dal “Viaggio in Italia” perciò ho colto la palla al balzo e ho proposto a nostra mamma di accompagnarla in Spagna (anche se in realtà non serviva affatto) per un week-end a León all’insegna del buon cibo tra le viuzze gotiche di questa graziosa città, mentre il più piccolo e responsabile della famiglia si sarebbe esercitato a mettere impianti e togliere denti.

In totale siamo stati via 4 giorni e mezzo.

Il primo e l’ultimo giorno li abbiamo trascorsi a Madrid, una città che mi piace tantissimo e che potrei conoscere meglio visto quante volte ci sono stata. Ogni volta però preferisco godermela senza programmi troppo serrati. Seguo Pietro, mi perdo a Malasaña, Chueca e La Latina, quando riesco arrivo a Plaza Santa Ana e scendo per Calle de Las Huertas verso il Prado o il Parque de el Retiro. Mi incanto ad osservare le facciate dei suoi palazzi eleganti, mi confondo tra la folla nelle tante piazze e piazzette, girovago senza meta ritrovandomi quasi per caso in angoli conosciuti che mi danno la sensazione per un attimo di essere a casa. Se Madrid avesse il mare sarebbe la città perfetta per vivere. Cosmopolita come può esserlo una capitale, ma comunque autentica e vivibile. Bella, bellissima, ma mai eccessiva. Ordinata, curata, vivace.

Questa volta però la meta principale del nostro viaggio in Spagna era León .

Dal centro di Madrid con la metro azzurra si arriva alla stazione di Chamartín da dove partono i treni per León . Col diretto si impiegano solo due ore attraversando paesaggi affascinanti (anche se un po’ monotoni alla lunga: per la prima oretta è bello guardare fuori, poi però portatevi un libro): distese di terreni piatti, solo a volte lievemente ondulati, sempre brulli e gialli (per lo meno in novembre), punteggiati qua e là da alberi di ulivo e da qualche paese più o meno grande nel quale spiccano cattedrali enormi e sontuose.

Noi a León ci siamo fermati in totale un giorno e mezzo, una toccata e fuga, ma siamo riusciti a goderci il paese sgambettando velocemente a destra e sinistra. Credo però che due giornate piene siano necessarie per poter apprezzare con calma quartieri ed edifici.

ESPERIENZE GASTRONOMICHE A LEÓN

Appena arrivati abbiamo raggiunto a piedi dalla stazione il nostro Airbnb centralissimo. Qui la proprietaria, gentile e sorridente ma dallo sguardo spiritato ci ha accolto dicendo: “León è la città dove per mangiare non si paga”. Sarò sincera: io questo lato della città non l’ho proprio conosciuto, anche perché, essendo León la capitale della Gastronomia della Spagna per il 2018 (per info in italiano vi rimando a questo link) ho seguito Pietro che ci ha fatto provare due ristoranti di altissimo livello. Solitamente sono esperienze che non faccio, quelle dei ristoranti stellati, ma ogni viaggio è un capitolo a sé, ogni tappa deve essere vissuta per ciò che offre, e qui ho deciso di buttarmi (anche) sul cibo in questo senso.

Ma procediamo con ordine.

Innanzitutto so che il 2018 è quasi finito ma i ristoranti rimangono e anche le tradizioni.

Questi sono i ristoranti in cui abbiamo mangiato noi:

Questi sono i suggerimenti della padrona di casa. Pub in cui al prezzo (economicissimo) di una birra si possono mangiare ottime tapas e cibi da aperitivo! Se qualcuno li prova o li conosce mi faccia sapere, sono curiosa:

LEGENDA TRASCRITTA E TRADOTTA

1 – Nimú Azotea: vista panoramica e bar

2 – Tapas: piatti vari

3 – Bar la Tizona : bocadillo di polipo

4 – Taberna de Flades: stinco (credo)

5 – Plaza Torres de Omaña: El Patio, Casa Condeso, Taberna, Pajarín

6 – Plaza San Martin: La Bicha, Taberna los Cazurros, El Tizon, El Gaucho

7 – Picos de Europa

Il segreto: ordinare da bere e mangiare gratis. Cosa ordinare da bere?

  • corto: birra alla spina piccola
  • butano: bevanda tipica di León, molto simile alla fanta
  • mosto: succo d’uva molto dolce

Per chi parla spagnolo vi lascio questo link sulle principali bevande consumate a León nei bar, mi sembra simpatico ed interessante.

In giro per la città una cosa che mi ha colpito e sorpreso tantissimo (positivamente) è la quantità di pasticcerie super affollate ad ogni ora del giorno e della sera disseminate in città. Ci sono tantissimi gruppi di ragazzi, signore, signori di ogni età che si ritrovano a fare colazione, bere una cioccolata con i pasticcini o a comprare dolci che neanche nelle pasticcerie di Alba ne avevo visti così tanti. Sempre. A me i dolci qui non hanno fatto impazzire perché sono stracolmi di panna o creme, ma il clima che si respira in questi bar è un po’ quello natalizio anche ad inizio novembre: pomeriggi qualunque che si trasformano in pomeriggi di festa dal profumo di cioccolato e zucchero.

LEÓN – LA CITTÀ

Cosa vedere in un week-end a León?

MAPPA COSE INTERESSANTI

Leon – viaggio a modo mio

León è la capitale di una delle più importanti province spagnole: Castilla y León, una delle regioni che diede origine allo Stato nazionale spagnolo alla fine del Medioevo. Non stupisce quindi la grande concentrazione di monumenti, palazzi e chiese di una bellezza maestosa risalenti all’epoca romana (periodo nel quale venne fondata la città), medievale e moderna.

León divenne famosa nell’antichità (e anche oggi) in quanto riconosciuta tra le tappe principali del Cammino di Santiago, che passa per il centro della città segnalato dalla conchiglia, simbolo dei pellegrini, e punto di partenza del cammino di San Salvador.

I principali monumenti di interesse si trovano all’interno del centro storico che è circondato (anche se non completamente) dalle mura storiche, fra le più importanti esistenti risalenti all’Impero Romano (León fu capitale militare della Hispania Romana) e al periodo medievale.

  • A – Cattedrale di León: nonostante io sia un architetto, chiese e cattedrali, per quanto belle, non sono mai state in cima alla lista delle cose da vedere durante i miei viaggi. Ma questo gioiello gotico che sembra essere uscito dal libro “I pilastri della terra” di Ken Follett (libro che ho letto più di 20 anni fa e che ho amato tantissimo… lo consiglio) merita assolutamente una visita, nonostante l’ingresso costi 6 euro (comprensivo di audio-guida). Tempo ben speso, guida essenziale ma molto interessante, ambiente che catapulta qualsiasi visitatore direttamente nel medioevo. La Cattedrale è realmente un capolavoro dello stile gotico maturo (iniziata nel 1205, terminata due secoli dopo, ma rimasta inalterata nel suo stile) e si ispira alle cattedrali francesi. È detta Pulchra Leónina per la sua bellezza e purezza di stile. Vi auguro di visitarla in un giorno di sole (quando siamo andati noi il cielo fuori era grigio antracite…): le vetrate devono regalare uno spettacolo pazzesco!
  • B – Real Basilica di Sant’Isidoro: chiesa di epoca romanica dedicata a Sant’Isidoro e realizzata nel XI secolo sull’antico tempio romano dedicato a Mercurio.
  • C – Casa Botines: progettata dal famoso architetto catalano Antoni Gaudí alla fine dell’Ottocento come nuova sede dell’associazione degli artigiani tessili di León. L’edificio è un magnifico esempio di ibrido tra neomedievalismo e architettura modernista, con guglie, decorazioni e trafori che rendono la facciata un gioiello di eleganza e abilità architettonica. Di pianta trapezoidale, vi si trovano quattro torri che finiscono in pinnacoli. Le finestre traggono ispirazione nel triforio della Cattedrale Leónese.
  • D – Plaza Mayor: è il cuore del centro storico e colpisce per la sua architettura barocca. Affacciato sulla piazza sorge il palazzo comunale, conosciuto come il Balcón de la Ciudad, i nobili di León infatti usavano osservare dall’alto dei suoi balconi lo svolgersi delle attività cittadine.

León  è una città molto vivace grazie anche all’intensa vita universitaria. Per la sera, uno dei quartieri più animati è El Húmedo. Le stradine di questo quartiere, il San Martin, che si sviluppa nel centro storico di León fra le piazze S. Domingo, de Regla, S. Martín e S. Maria del Camino, sono disseminate di bar e ristoranti dove è possibile gustare il meglio della gastronomia della regione. Ho provato a capire perché il quartiere San Martin è stato soprannominato in questo modo, ma ammetto che non ho trovato risposte soddisfacenti. Vi riporto una sintesi: esistono due principali teorie. La prima sostiene che il termine sia stato coniato da un autore specifico, e sono tre le persone chiamate in causa, tutte e tre giornalisti. La seconda teoria invece ricerca l’origine di questo nome nella tradizione popolare, diffusasi sicuramente negli anni ’40. In quel tempo infatti il vino non veniva imbottigliato ed era trasportato all’interno di tini e travasato direttamente nei negozi e nelle taverne. In questa operazione un po’ di vino veniva rovesciato per terra e non è difficile immaginare che le vie fossero “inumidite” dal vino. Forse il nome nasce da qui.

Uscendo dal centro in direzione stazione (verso ovest), si possono percorrere le strade dei negozi: Avenida Ordoño e Calle Burgo Nuevo fino a raggiungere il Rio Bernesga (León  infatti sorge alla confluenza dei due fiume Torio e Bernesga).

Alla Plaza de Guzmán El Bueno è possibile “scendere” e raggiungere il parco che costeggia il fiume dove proseguire con una breve passeggiata immersi nella natura in direzione nord fino a Plaza de San Marcos, un’enorme piazza su cui si affaccia lo splendido ed imponente (E) Monastero di San Marcos de León, grande complesso conventuale di forme rinascimentali costruito fra il secolo XVI e il XVIII in varie successive fasi.

Da qui è possibile raggiungere a piedi due opere di architettura contemporanea che gli architetti (ma non solo) ameranno:

  • F – MUSAC: Museo de Arte Contemporáneo de Arte de Castilla y León, si trova nell’Avenida de los Reyes Leóneses. Il progetto architettonico del MUSAC fu affidato allo studio degli architetti Mansilla e Tuñon, che vinsero un concorso internazionale con una idea molto forte caratterizzata dalle facciate di vetri policromatici che si ispirano alla cattedrale della stessa città che ospita il museo. Fu inaugurato nel 2005 e ospita mostre temporanee. Approfondimento per appassionati a questo link
  • G – Auditorio Ciudad de León: Fu disegnato dallo studio di architettura madrileño Mansilla + Tuñón Arquitectos e fu inaugurato il 3 maggio del 2002. Ho ricevuto il “Premio di architettura spagnola” nel 2003. È situato in un complesso di edifici contemporanei come il Musac, l’edificio della Junta de Castilla y León e dell’edificio Europa. È caratterizzato dalla sua facciata cubista, formata dall’accostamento di giochi geometrici.

Per maggiori info sulle due opere vi rimando a questo link.

Per una vista panoramica della città consiglio di salire sulla Terrazza del bar “niMÚ Azotea”. Anche se la terrazza è legata all’Hotel Conde Luna si accede da Calle Gral. Lafuente quasi all’incrocio con Av. Indipendencia, sul lato destro della strada c’è una piccola placca all’ingresso. Il bar si raggiunge con un ascensore. È possibile accedere alla terrazza anche senza consumare.

I MIEI COMPAGNI DI VIAGGIO

Io non sono una grandissima fan dei viaggi di gruppo. Ho viaggiato molto da sola e col tempo sono diventata abbastanza esigente. Non fraintendetemi: credo che i viaggi in compagnia siano meglio, ma dipende sempre dalla compagnia. Credo che poter condividere le emozioni di un viaggio con qualcuno arricchisca l’esperienza in modo indescrivibile, ma non con chiunque… Sempre, quando ero sola, lungo il percorso incontravo anime affini con le quali condividere una parte del percorso. Da soli difficilmente si resta. E per fortuna nel tempo ho avuto anche compagni di viaggio speciali. La mia famiglia in generale è una scelta sempre vincente, sarà perché le prime avventure le ho fatte insieme a loro. E in particolare il trio: mamma, Pietro e Anna in Spagna è ormai rodato da anni, è sempre un piacere stare insieme! Manu non sentirti escluso: sarebbe impossibile coinvolgerti…e tu sai perché.

INFO PRATICHE PER UN VIAGGIO A LEON

  • AEREO: Bologna/Madrid con Iberia. Su Madrid vola anche Ryan naturalmente. La scelta dipende dalla comodità degli orari. Iberia è però senza dubbio più comoda: spazi ampi tra i sedili ad esempio. Voli diretti per León dall’Italia io non ne ho trovati, Iberia però arriva anche lì con scalo a Madrid o Barcellona. Il treno da Madrid comunque è comodo!
  • TRENO: Madrid/León : 2 ore in treno. Consiglio di prenotare il biglietto per il viaggio diretto con almeno una settimana di anticipo sul sito: http://www.renfe.com/
  • DOVE DORMIRE A MADRID: secondo me la zona più comoda è vicino a Callao (una delle fermate della Gran Via), in ogni caso il centro di Madrid non è enorme e secondo me con la metro e qualche passeggiata si arriva ovunque da qualsiasi punto di partenza
  • RISTORANTI in cui siamo stati (e che consiglio) a Madrid

 

 

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