Lago d’Iseo – we are walking on the water!

Ero troppo curiosa di vedere l’opera di Christo, sentivo la stessa emozione che si provava, da bambini, prima di andare alle giostre!

E quindi venerdì 24 giugno 2016, appena tornata dal lavoro, io e Simone ci organizziamo in fretta e furia e decidiamo di partire per il Lago d’Iseo, con rientro in serata (visti i prezzi di camere e airbnb nel raggio di 100 km da Sulzano)!

Dico subito che per me ne è valsa la pena: è un’opera emozionante, originale, coinvolgente pur nella sua apparente semplicità. Probabilmente il caos, la ressa e il caldo stordiscono un po’, ma già mentre si costeggia il lago e si intravedono le sagome piccole e scure dei visitatori che sgambettano veloci camminando sull’acqua…beh, sembra di prendere parte ad un gioco di magia.

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L’acqua dolcemente culla i passi, il sole al tramonto rende l’atmosfera più fresca e quasi onirica, il sapere di poter camminare sulle acque del lago rende l’opera un’esperienza fisica ed emozionale che ti porta dentro al paesaggio, dentro al lago. E’ stato qualcosa di speciale!

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the Floating Piers (Christo), Monte Isola (foto: Anna Luciani)

Mentre camminavamo però, Simone dice, quasi fra sè e sè, “si tratta in fondo di una bella passeggiata lungo lago, o meglio sul lago” e questa frase mi ha fatto riflettere. Senza nulla togliere alle passerelle galleggianti ed al contesto ambientale meraviglioso, e sempre tenendo conto che la frase viene da uno che su un lago ci è nato e vissuto, a cui, per camminare sull’acqua, bastava stare sul balcone di casa, mi sono chiesta se più che di opera artistica non si tratti di una, ben riuscita, semplice istallazione. L’idea è sicuramente originale, geniale, spunto di interpretazioni personali diverse, ma approfondendo un po’, una volta tornati, effettivamente mi chiedo quale fosse realmente lo scopo, e se l’opera, in questo caso, non potesse spingersi un po’ oltre e, al di là della sua realizzazione, potesse essere più contestualizzata nel luogo, diventando soggetto ma anche oggetto di valorizzazione.

Mi trovo, in questo caso, abbastanza d’accordo con quanto rilasciato da Sgarbi in una intervista. Credo che oltre ad una passeggiata sull’acqua, suggestiva e unica nel suo genere, questa installazione sarebbe potuta essere un’occasione reale per promuovere la conoscenza paesaggistica e artistica del lago che, invece, rimane uno splendido sfondo, attraversato giusto il tempo della passeggiata, e poi lasciato alle spalle. Più che una critica all’opera do Christo, sono riflessioni sulla gestione amministrativa regionale, provinciale e comunale che, secondo me, non ha saputo cogliere appieno l’occasione, oltre a farsi trovare impreparata in  termini organizzativi.

Detto questo, io sono stata contentissima di essere andata, e di essermi ritrovata, un venerdì sera per caso, a passeggiare sulle acque di un lago meraviglioso, circondata da paesini affacciati alle sue sponde, in un contesto da sogno.

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the Floating Piers (Christo), Monte Isola (foto: Anna Luciani)

Qualche SUGGERIMENTO per chi, durante la prossima settimana, decide di visitare l’Opera di Christo.

  • se potete evitate il week end!
  • zaino (leggero):  Macchina fotografica, bottiglia di acqua, thermos con vinello fresco per un brindisi al tramonto, due bicchieri di plastica, qualcosa da mangiare, crema solare per chi va di giorno (peccato io abbia fatto male i conti: visto che siamo arrivati per le 20.00 potevo lasciarla a casa)
  • in auto attivare waze (app di viaggio): oltre a segnalare puntualmente i velox, aiuta ad evitare le code calcolando e proponendo percorsi alternativi, magari più lenti ma sicuramente scorrevoli (e comunque la campagna per arrivare al lago di Iseo, piena di vigne e cantine, è un paesaggio bellissimo)
  • in treno: per chi ha la possibilità e il tempo di utilizzare facilmente il treno credo sia un’opzione intelligente e comoda, anche se ammetto che il percorso lungo lago, nonstante abbiano aumentato il numero delle corse, risulta essere un po’ carente e poco organizzato: noi venerdì sera, alle 23.00, per tornare da Sulzano a Marone,  dove avevamo parcheggiato,  abbiamo fatto 15 min di coda per i biglietti per sentirci dire alla fine che non c’erano più treni per la tratta verso nord e che quindi dovevamo andare a prendere la navetta.
  • parcheggio: i parcheggi costano tutti, sempre, 15 euro. A Sulzano non è possibile arrivare, quindi a seconda della provenienza si può decidere di fermarsi in un dei paesi a sud o a nord, lungo lago. Durante il giorno, nonostante la ressa, c’è un servizio di bus che collega Sulzano ai vari paesi (tra cui: Iseo e Pilzone a sud; Sale Marasino, Marone, Pisogne a nord). La sera, al ritorno, per noi è stato il caos: le navette fanno servizio fino alle 24.00, in teoria, ma gli autobus sono pochi per la quantità di gente. Noi per fortuna siamo riusciti ad infilarci nel penultimo autobus per Marone. Avvertenza: salite sull’autobus col nome del paese in cui avete l’auto: anche se si trovasse lungo il percorso del bus che porta ad un paese più distante, la navetta non si ferma, va dritta alla meta!
  • taxi: valida alternativa, se riuscite a trovarne, alla navetta. Unica accortezza, logistica ed economica: fate gruppo anche con sconosciuti per riempirlo.
  • mangiare: sia lungo lago che su Monte Isola ci sono varie alternative per mangiare qualcosa: stand da fiera/pizzerie/bar/ristoranti… però portatevi qualcosa, da camminare ce n’è!

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