Il nostro viaggio in 8 giorni. Vi racconto l’itinerario giorno per giorno.
New York è una città che ti travolge, ti sorprende e alla fine ti conquista sempre. Quello che mi ha colpito della città è che, nonostante il suo essere “già vista” prima ancora di averla vista, nonostante faccia parte del nostro immaginario da sempre, viverla, visitarla, attraversarla è un’esperienza che stupisce, emoziona, è un’idea che prende forma e diventa vera. Esce dagli schermi della nostra immaginazione e diventa reale, con colori, profumi, luci, sguardi. E’ una città che ha un’anima vivace, vera. E’ una città viva, vissuta, con una identità forte che emerge in ogni angolo, e cambia, ricca di stimoli.
Questo viaggio di 8 giorni è stato un mix di scoperte, incontri, luci, parchi e storie che si intrecciano tra loro. In questo articolo ho raccolto l’itinerario completo del nostro viaggio, giorno per giorno.
Se stai progettando un viaggio a NY, qui troverai ispirazioni, tappe e qualche consiglio pratico utile per orientarti in città: ecco il nostro itinerario di 8 giorni a New York.
Prima di partire avevo “studiato” e segnato i luoghi e le attività che mi sarebbe piaciuto vedere e fare. Poi, arrivate a destinazione, abbiamo organizzato giorno per giorno, in base al meteo, agli spettacoli, all’umore.
Alla fine dell’itinerario troverai anche una serie di suggerimenti per attività a costo zero!
Per consigli pratici su come organizzarsi prima di partire alla fine dell’articolo ti lascio un link che spero possa esserti utile.
Arrivo a New York: taxi o metro per arrivare in hotel
L’arrivo è stato lungo, non tanto per il viaggio ma per l’attesa al controllo passaporti durata letteralmente due ore: centinaia di persone in fila e 3 sportelli attivi. Detto questo, appena uscite abbiamo deciso di raggiungere l’hotel in taxi: appena fuori dall’aeroporto ce ne sono sempre disponibili. Il costo è di 70 dollari a cui aggiungere la mancia (tip o gratuity). I taxi sono organizzati con il POS e direttamente da lì potete aggiungere la percentuale di mancia che preferite (di solito dal 15% al 25%) pagando con la carta.
L’aeroporto JFK è collegato a Manhattan e Brooklyn anche con la metro e i bus. In base al terminal dovrebbe esserci un solo cambio o al massimo due. Verificate su google maps in tempo reale quale mezzo prendere e il tragitto. I biglietti si possono fare direttamente in metro o sul bus pagando con la carta (se è attiva nel wallet del telefono è più comodo e sicuramente funziona. La carta fisica ogni tanto mi ha dato problemi).
Per orientarvi meglio:


Giorno 1 – Central Park e Chelsea
Il sole splende, l’aria è fresca e Central Park è a due incroci dall’hotel: non potevamo immaginare un inizio migliore. Le foglie d’autunno, la luce calda e morbida e i grattacieli tutt’attorno creano un’immagine perfetta. L’immagine della città che mi aspettavo, ed essere lì, viverla, esserci è emozionante.
Tappe del giorno 1:
- Central Park – Passeggiata mattutina tra colori autunnali e atmosfera rilassata. E’ sabato, ci sono tantissime persone che corrono, passeggiano, giocano, suonano, leggono. L’intera mattinata è trascorsa attraversando questo enorme polmone verde che da ossigeno e luce alla città e ai suoi abitanti.
- Con la metro ci siamo dirette verso sud. Direzione:
- Times Square – Volevamo salire su un autobus turistico per prendere confidenza con la città, i suoi quartieri principali e le distanze. E’ una di quelle attività che io non contemplo mai, ma ho pensato che per mia mamma potesse essere un bel modo per iniziare ad orientarsi, senza troppa fatica. All’arrivo a Time Square però ci siamo trovate nel pieno di una manifestazione anti-Trump: un momento che ha dato un senso diverso al viaggio e che mi ha riappacificata da un punto di vista sociale ed etico con la scelta partire. Migliaia di manifestanti a sostegno delle popolazioni immigrate, a sostegno dei diritti sociali e civili, contro la guerra, in un clima pacifico e accogliente.
- Prendere l’autobus sarebbe stato impossibile, quindi ci siamo incamminate verso sud, direzione Chelsea, lungo l’ 8th Avenue arrivando al Madison Square Garden per poi dirigerci verso ovest.
- Pranzo da Friedman’s – Cucina americana comfort, perfetta per una pausa.
- High Line – Si tratta Camminata sull’ex ferrovia sopraelevata trasformata in parco lineare, uno dei progetti urbani più affascinanti e riusciti degli ultimi decenni.: storia, contesto urbano e sociale, architettura, accesso pubblico. Un mix di elementi che rendono questo luogo meraviglioso, anche se affollatissimo. Erano tantissimi anni che aspettavo questo momento. Noi l’abbiamo percorsa da nord a sud.
- Chelsea Market – Giro tra profumi, botteghe e corridoi colorati.
- Vale la pena attraversare la strada per raggiungere l’Hudson e perdersi tra i percorsi, le piazzette, i belvedere e la vegetazione rara e rigogliosa della graziosa Little Island un parco galleggiante sul fiume, sorretto da una struttura plastica e interessante, inaugurato 21 Maggio 2021.
- Rientro in hotel

Giorno 2 – Gospel, bus panoramico e tramonto sull’Edge
La giornata è comincia ad Harlem (raggiungibile in una ventina di minuti con la metro, direzione nord – Bronx), alla ricerca di un coro gospel autentico. Mi ero informata prima di partire: ci sono varie chiese aperte anche ai turisti, gratuitamente. La chiesa in cui volevo andare quella domenica, non aveva funzione musicale, così abbiamo raggiunto velocemente un altro posto.
Tappe del giorno 2:
- Bethel Gospel Assemply (Harlem) – Atmosfera vivace, comunità accogliente, uno spaccato autentico della vita del quartiere.
- Brunch a East Harlem Bottling Co.
- Times Square – Punto di partenza del bus turistico “giro rosso” per avere una vista d’insieme sulla città. Ci sono varie agenzie che organizzano i tour, la più nota è la Big Bus. I biglietti si possono comprare on line (verificate perchè questi tour possono essere compresi tra le attività proposte nei pass). Gli itinerari sono simili, uno verso nord (blu) e l’altro verso sud (rosso).
- Dopo il tour, durato un paio d’ore circa, abbiamo raggiunto a piedi il Café Aroma – Pausa caffè e fetta di torta.
- Alle 18.00 avevamo prenotato un ingresso alla prima terrazza panoramica:
- Edge: NYC al tramonto – Salita spettacolare sul celebre skydeck affacciato sull’ Hudson River al tramonto.
- Cena al pub di How I Met Your Mother : McGee’s – Piccolo omaggio ad una delle mie serie preferite. Il cibo non l’ho trovato particolarmente buono ma sono contenta di esserci andata. Il MacLaren’s PUB della serie è ispirato a questo posto.



Giorno 3 – Arte, Midtown e un compleanno speciale
20/10: il giorno del mio compleanno, per festeggiare una delle mete che aspettavo di più: il MoMA. Il pomeriggio invece una lunga passeggiata lungo
Tappe del giorno 3:
- MoMA – Il biglietto lo abbiamo comprato con il pass. All’apertura c’è sempre un po’ di fila, noi arrivando (per caso) una mezz’ora prima eravamo praticamente davanti. Il biglietto del pass va stampato all’ingresso del museo nelle apposite postazioni. Salite quindi all’ultimo piano e via via scendente.
- Pranzo al Carnegie Diner & Café tipico posto “americano” a cui ci siamo affezionate. Cibo buono e abbondante (per colazione/pranzo/cena) e personale molto gentile.
- Dopo pranzo ho iniziato una lunga passeggiata che mi ha portato prima alla
- NY Public Library : ho visitato la parte pubblica, e poi mi sono rilassata un po’ seduta ai tavoli di Bryant Park – Una delle zone più piacevoli di Midtown. Ho proseguito poi lungo la 6th Avenue fino a raggiungere un grazioso parco:
- Greeley Square Park .
- Cena da Kin Ramen. Consigliatissimo! Noi siamo tornate due volte e abbiamo cenato sia nella zona “interrata” che al piano superiore. Ambiente raccolto, molto suggestivo in stile giapponese. Cibo ottimo.

Giorno 4 – Downtown, ferry gratuito e Broadway
Oggi si va a sud! La metro è intuitiva e ben collegata: si può pagare direttamente con il telefono grazie al wallet (tip per orientarsi: la direzione, quando si va a sud, e il Queens). È la giornata dedicata a Lower Manhattan e alla Statua della Libertà… gratis!
Tappe del giorno 4:
- Staten Island Ferry (gratuito) – Si deve raggiungere con la metro la stazione Whitehall St-South Ferry. A pochi metri si trova il Whitehall Terminal dal quale è possibile imbarcarsi sul Ferry per Staten Island gratuitamente. La traversata dura 25 min e regala una vista stupenda sulla Statua della Libertà e sullo skyline di Manhattan. All’andata cercate di trovare un posto sul lato destro della barca. Appena arrivati a destinazione dove scendere ma potete subito risalire per tornare indietro.
- Una volta tornati vale la pena passeggiare per
- Battery Park – un bellissimo parco affacciato sul mare con tanto di Orti urbani – Piccoli giardini comunitari nel cuore di Downtown.
- Procedendo verso nord abbiamo attraversato Wall Street fino a raggiungere il 9/11 Memorial and Museum. L’intero complesso è potente, per l’impatto urbano ma soprattutto emotivo. Vale la pena prendersi un po’ di tempo per passeggiare sotto agli alberi. Tra questi ce n’è uno, che è sopravvissuto all’attacco e al crollo delle torri. E poi scendete nel museo. Sarà un viaggio nella memoria toccante e durissimo.
- Dopo un pranzo alla Fraunces Tavern abbiamo raggiunto il piccolo quartiere di:
- South Street Seaport (Seaport) – Si tratta di un vecchio zona portuale: le strade e gli edifici, ancora bassi e in mattoni, sono stati recuperati e ristrutturati. I vecchi capannoni sulle banchine ora ospitano locali alla moda, che richiamano atmosfere d’altri tempi. E’ tutto molto bello, per i miei gusti è tutto troppo “costruito”. Vero è che trascorrere il pomeriggio sedute sul deck di legno, ammirando il ponte di Brooklyn mentre il sole tramonta con calma è stat davvero piacevole e rilassante.
- Broadway – The Lion King: La giornata si è conclusa al Minskoff Theatre dove sarebbe andato in scena The Lion King, lo spettacolo che avevamo prenotato prima di partire. Il sito è questo: Broadway Direct.

Giorno 5 – Fifth Avenue, skyline e incontri che fanno riflettere
La giornata inizia con una conversazione ascoltata per caso. Una madre e un figlio discutono del “sogno americano”, del restare o tornare a casa. Un confronto che mi ha toccata profondamente e che forse approfondirò in un articolo dedicato.
Tappe del giorno 5:
- Colazione al Carnegie Diner & Café
- Passeggiata sulla Fifth Avenue circondate da negozi delle marche più prestigiose.
- Lungo la strada abbiamo visitato alcuni luoghi iconici: Rockefeller Center, Grand Central Terminal, fino ad arrivare all’ Empire State Building dove avevamo prenotato un ingresso per salire sulla cima del grattacielo e vedere la città dall’alto in pieno giorno.
- Nel pomeriggio ho continuato la passeggiata, raggiungendo:
- Madison Square Park – vale la pena sedersi ai tavolini e prendersi un po’ di tempo per ascoltare Musica jazz dal vivo, circondata da chiome vestite d’autunno stagliate su un cielo azzurro inteso.
- A Union Square Market mi sono imbattuta nel mercato dei prodotti agricoli, un mondo vivace fatto di colori e profumi dell’orto.
- Mi sono persa tra gli scaffali di una delle librerie più note della città Strand Bookstore per poi tornare a Chelsea Market.
- Rientro a piedi – Finendo la serata tra luci e vetrine.
- La sera, per completare le viste della città dall’alto, siamo salite sul Top of The Rock. New York di notte dall’alto è un sogno!!!
- Cena al Tam Mai Thai, ottimo ristorante Thailandese


Giorno 6 – Brooklyn e Williamsburg
La giornata è iniziata di buon mattino attraversando il Ponte di Brooklyn a piedi. Dall’altro lato del fiume ci aspettava la mia amica Sara.
Tappe del giorno 6:
- Partenza presto per arrivare alla stazione della metro Brooklyn Bridge – City Hall per le 8.00. A quell’ora sul ponte di Brooklyn c’è davvero poca gente. Quanto ci vuole per attraversarlo? Dipende da quante foto volete scattare!
- A Brooklyn, zona DUMBO, ci aspettava Sara, un’amica dell’università. Dopo un po’ di chiacchiere bevendo un cappuccino e mangiando una torta alla zucca abbiamo passeggiato lungo il Parco che si affaccia sull’East River regalando viste meravigliose sul ponte e sulla città. Consigliano anche na
- Con l’autobus B62 ci siamo spostate verso nord. Amo viaggiare in autobus, perchè gli itinerari, pensati per chi la città la vive (non per chi la visita) attraversano le zone più autentiche, meno confezionate, più reali.
- Arrivate a Williamsburg abbiamo scoperto una zona estremamente colorata fatta di locali, negozi vintage o di artigianato. Il quartiere è davvero interessante. Allungatevi fino al fiume: Domino Park è un parco molto bello che nasce da un progetto di riqualificazione urbana e architettonica. Qui abbiamo pranzato in un ristorante asiatico splendido: raccolto e accogliete, molto curato, cibo ottimo, prezzi (a pranzo) incredibilmente bassi: the Blue Blossom.
- Per il tramonto io sono tornata al Brooklyn Bridge Park – Pier 1. Il vento era pungente, ma l’attesa del sole che si spegneva dietro alla Statua della Libertà mentre la città si accendeva di luci è stata un momento davvero intenso. Per la prima volta ho realizzato dove mi trovassi, la meraviglia, la magia del qui e ora.

Giorno 7 – Chinatown, Little Italy, East Village e la ricerca del jazz
Questa parte della città cambia faccia a ogni incrocio: da Chinatown a Little Italy, passando per Soho a l’East Village. Cambiano i palazzi, le insegne, cambiano gli odori, le vetrine dei negozi, i ritmi. Sembra incredibile ma ci sono tante identità che sfumano velocemente l’uno dopo l’altra. Ed è questa una delle cose più interessanti di NY: le sue tante identità.
Tappe del giorno:
- Chinatown – La mattina siamo partite verso la stazione metro di Canal Street, abbiamo raggiunto Columbus Park dove giovani giocavano a basket e anziani erano radunati attorno a dei tavolini con carte o tessere del Domino. Spedizione delle cartoline e primo giro tra negozi e pagode.
- Passeggiando siamo arrivate a:
- Little Italy. Abbiamo attraversato Sara Roosvelt Park e, ad un orario poco affollato (11.30) ci siamo messe in coda al
- Katz’s Delicatessen – Il famoso pastrami di Woody Allen. Il panino è davvero succulento e delizioso, e secondo me in due ne basta uno!
- Abbiamo attraversato l’East Village – Case in mattoni, locali indipendenti e vibe creativo e siamo tornate verso SoHo – quartiere famoso per le Boutique e architetture in ghisa: oltre alle vetrine e alla ressa che affolla i marciapiedi alzate lo sguardo e prestate attenzione alle tipiche facciate! Sono pezzi di storia di questa città.
- Il West Village rallenta la confusione e ti accoglie in una realtà più di quartiere, meno affollata e meno turistica. Qui ci sono alcuni campetti che per gli appassionati di Basket rappresentano dei veri punti di riferimenti, tipo The Cage.
- La sera mi sarebbe piaciuto partecipare ad uno spettacolo jazz, in un club o in un teatro ma purtroppo, se non prenoti, le file per entrare sono lunghissime e richiedono tempo. Ho segnato una serie di locali sul mio maps che condividerò in un secondo post. Detto questo, esiste la possibilità di prenotare on line i biglietti per gli spettacoli o un tavolo accedendo al sito del locale che vi rimanda ad una piattaforma (sempre la stessa): resy.com . Il problema che ho riscontrato è questo: per iscriversi bisogna ricevere un sms sul cellulare. Trovandomi io già negli USA ma con numero italiano (avendo attivato un e-sim) non riuscivo a ricevere il codice di conferma. E senza codice non potevo completare la registrazione né prenotare. Quindi 1) non sono riuscita, 2) vi consiglio di provare a registrarvi a questa piattaforma prima di partire.
- Nonostante ciò, passeggiando per Midtown e l’Upper East Side mi sono imbattuta in alcuni luoghi che vi consiglio:
- Paley Park – Una piccola oasi nascosta nel cuore di Midtown, davvero suggestiva, con tanto di cascata.
- Brandy’s Piano bar, anche solo per una birretta
Giorno 8 – Vintage, musei e un sabato a Soho
Un mix di mercatini, parchi e un ritorno ai classici di Manhattan.
Tappe del giorno:
- Brooklyn Flea: Mercatino vintage a Brooklyn. I mercatini sono il sabato a partire delle 10.00. Io non sono brava a scovare affari, però sono un momento molto caratteristico
- Domino Park – Siamo tornate a Williamsburg per fare un giro tra i negozietti.
- Io poi ho incontrato a Soho un’altra cara amica dei tempi dell’università: Giorgia
- Ci tenevo a visitare ancora due luoghi: uno è il famoso American Museum of Natural History. A me è piaciuto molto! E’ enorme, se siete appassionati un po’ di ore vi servono
- E infine, tornado verso l’hotel, ho passeggiato all’imbrunire per Central Park.

Giorno 9 – Ultime ore nella Grande Mela
Gli ultimi momenti del viaggio li dedichiamo alla parte più verde e più iconica della città.
Tappe del giorno:
- Central Park – Ancora una volta, perchè è forse il modo più bello per salutare la città
- Guggenheim Museum – Visita finale prima di salutare New York. Oltre a una esposizione davvero interessante e di altissimo livello artistico, l’edificio, nella sua struttura interna e nei suoi spazi interni è qualcosa di unico!




Attività a costo zero
La città costa, tanto, ma ci sono varie esperienze e luoghi che possono essere fruiti gratuitamente:
- prendere il Ferry per Staten Island, partenza da Battery Park. Il giro dura 25 minuti e regala una vista su Manhattan e sulla Statua della Libertà davvero suggestiva
- Perdersi a Central Park
- visitare il 9/11 Memorial
- Passeggiare lungo la High Line (!)
- Visitare e rilassarsi nei parchi della città https://www.nycgovparks.org/
- Partecipare ad una Messa Gospel ad Harlem. Io avevo individuato alcune chiese aperte anche a turisti. L’atmosfera è davvero coinvolgente perché c’è una grande partecipazione della comunità locale
- Trascorrere del tempo tranquillo nelle aree verdi lungo fiume attorno a Manhattan o a Brooklyn. Segnalo : Little Island, Seaport, Pier 1 a Brooklyn e Domino Park a Williamsburg
- Visitare alcuni musei in orari specifici (si trovano on line)
- Visitare la Pubblic Library
- Attraversare il Ponte di Brooklyn a piedi
- Andare alla ricerca di street art
- Visitare mercati vintage
- Scovare gallerie di arte contemporanea
- Andare in giro perdendosi tra le strade, fermarsi a riposare sulle seggioline di ferro nelle piazze, guardare in alto i grattacieli, la gente che passa… stare dentro alla città.
- Ammirare il tramonto su Manhattan dal Pier 1 di Brooklyn Bridge Park.







Vuoi qualche consiglio per organizzare il viaggio?
Qui il link all’articolo dedicato con le cose che ti consiglio di fare prima di partire: “Come organizzare un viaggio a New York: guida pratica e consigli utili” (visti, pass, biglietti, prenotazioni, assicurazioni ecc…).
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