“In questo luogo non si racconta (solo) il passato, ma un presente che continua a crearsi”. Parole di Filippo Guarini, direttore del Museo del Tessuto di Prato. Parole che mi dice mentre passeggiamo tra le sale espositive e che mi regalano una chiave di lettura non solo per il museo, ma per l’intera città. A differenza di altri luoghi educativi, incentrati su ciò che fu, il Museo del Tessuto è interessato a raccontare quello che la città, oggi, è, vive e produce, accompagnando il settore economico e produttivo in un processo creativo volto al futuro. E la stessa atmosfera si percepisce passeggiando per Prato: una città dal passato importante e significativo, che ha lasciato tracce indelebili che oggi disegnano un nuovo presente, capace di rinnovarsi in modo originale. È evidente nei processi di recupero, rigenerazione e valorizzazione urbana e architettonica, nella produzione artistica contemporanea, nell’economia.